Associazione Verace Pizza Napoletana

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Associazione Verace Pizza Napoletana

Associazione Verace Pizza Napoletana

Associazione Verace Pizza Napoletana

Nel giugno del 1984, Antonio Pace decise di istituire una serie di regole precise per la preparazione e lavorazione delle pizze “veraci”, avvalendosi dell’aiuto e dell’esperienza dei vecchi maestri pizzaioli napoletani per codificare le regole e il disciplinare.

In un’intervista al Corriere della Sera, l’associazione ha affermato che non è in competizione con nessuno, ma desidera semplicemente affermare la propria paternità plurisecolare e combattere contro la deformazione culturale e commerciale della pizza, nonché contro l’industrializzazione.

Il presidente e decano dell’Associazione, Vincenzo Pace, padre di Antonio, ha lavorato al forno fin da quando aveva dieci anni e ritiene che il segreto della pizza risieda interamente nella pasta. Secondo lui, non esiste una ricetta universale in quanto la pasta cambia in base alle condizioni climatiche. Ci vogliono dieci, dodici ore per una crescita perfetta e l’esperienza è ciò che affina l’arte.

La direzione dell’associazione è affidata ad Antonio Pace, con il supporto del responsabile del comitato tecnico, Antonio Aversano, e del segretario Lello Surace. L’associazione è formata da un gruppo eterogeneo di operatori con la passione per la pizza.

All’inizio, l’associazione contava una ventina di membri tra cui alcune delle migliori pizzerie storiche napoletane. Successivamente, altre pizzerie si sono unite all’associazione, tra cui centinaia di altre pizzerie in Italia e nel mondo come “Trianon” in via Pietro Colletta, “Umberto” di via Alabardieri, “Cantanapoli” in via Chiatamone, “Gennaro” a Bagnoli, “La Notizia”, “La Caraffa”, “Gaetano” ad Ischia e molte altre.

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